Riprende il confronto tra governo e Sindacati, iniziato il 28 settembre con la sottoscrizione di un'intesa che ha portato a delle misure contenute nell'ultima legge di bilancio:
- il pensionamento anticipato per i lavoratori precoci e per i lavori usuranti; tutti coloro che hanno svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti, riconosciuti come usuranti, hanno la possibilità di andare in pensione prima rispetto all'età ordinaria per la vecchiaia;
- l'Ape sociale e volontaria; ammortizzatore sociale riservato a chi ha compiuto almeno 63 anni, è disoccupato in condizione di bisogno, e che non ha ancora l’età per la pensione di vecchiaia;
- la 14esima;
- la no tax area per i pensionati ovvero niente Irpef per chi ha una pensione che non supera 8.125 euro, anche se ha meno di 75 anni.
Il prossimo 27 luglio alle ore 17 è convocato al Ministero del Lavoro il secondo tavolo sulle pensioni in cui si discuterà anche della pensione di garanzia per i giovani, dell'aspettativa di vita, il sistema di rivalutazione degli assegni e il riconoscimento del lavoro di cura per le donne.
"Al tavolo del 27 luglio - ha dichiarato il Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti - il governo si prenda degli impegni politici e finanziari precisi. Bene che si mettano al centro i giovani. È giusto, lo sosteniamo da tempo ed è ora di farlo.
Guardiamo alle nuove generazioni senza contrapporle a quelle "vecchie". Servono soluzioni anche sull'aspettativa di vita e sulla rivalutazione delle pensioni".